Sabato 25 settembre,presso il Club La Fagianella di Benevento inaugurazione della mostra di macchine patafisiche e spettacolo ‘patafisico Esercizi di stile e ‘patafisici frammenti, regia di Raffaele Rizzo.
La patafisica è la scienza delle soluzioni immaginarie.
La patafisica è la scienza delle soluzioni immaginarie.
Alfred Jarry, creatore della patafisica fu lo scrittore francese Alfred Jarry che nel suo dramma Ubu cornuto (anno 1897) scrisse: «La patafisica è quella scienza che abbiamo inventato perché se ne sentiva il bisogno». Scienza, filosofia, stile di vita. È impossibile definire la ‘patafisica’, significherebbe tradirla. Niente di meglio, quindi, per farsi un’idea, che partecipare alla Serata ‘patafisica’ che si terrà sabato 25 settembre presso il Club La Fagianella, in contrada San Liberatore a Benevento.
Mostra – ore 19.00
La serata si aprirà con l’inaugurazione della mostra di macchine ‘patafisiche. Gli artisti espositori (Francesco Alessio, Giancarlo Altamura, Ciop & Caf, Gianfranco De Angelis, Gerardo Di Fiore, Giacomo Faiella, Nando Gaeta, Rocco Grasso, Rosaria Matarese, Salvatore Paladino, Mario Persico, Andrea Sparaco, Paolo Ventriglia) sono stati invitati a progettare, ognuno a proprio modo, macchine patafisiche. Non mancherà un interessante e divertente intervento di Mario Persico, rettore dell’Istituto Patafisico Partenopeo, nonchè pittore patafisico.
La serata si aprirà con l’inaugurazione della mostra di macchine ‘patafisiche. Gli artisti espositori (Francesco Alessio, Giancarlo Altamura, Ciop & Caf, Gianfranco De Angelis, Gerardo Di Fiore, Giacomo Faiella, Nando Gaeta, Rocco Grasso, Rosaria Matarese, Salvatore Paladino, Mario Persico, Andrea Sparaco, Paolo Ventriglia) sono stati invitati a progettare, ognuno a proprio modo, macchine patafisiche. Non mancherà un interessante e divertente intervento di Mario Persico, rettore dell’Istituto Patafisico Partenopeo, nonchè pittore patafisico.
Spettacolo – ore 20.30 (Durata 75 minuti)
A seguire, la performance “Esercizi di stile e ‘patafisici frammenti”, diretta da Raffaele Rizzo.
«Non si può parlare di un vero e proprio spettacolo – spiega Rizzo – sono piuttosto contributi individuali da parte degli attori che daranno vita a qualcosa che non si può ancora descrivere». D’altra parte nelle note di regia si legge: «Lo spettacolo dipende principalmente dal pubblico. E allora, prendiamo posto, e vediamo il pubblico di questa sera che cosa fa nascere sulla scena e, finalmente, che cos’è ’sta ’patafisica!».
In scena gli attori (Monica Palomby, Arturo Muselli, Rosanna Borgo, Antonio Iorio, Gerardo Del Prete, Nora Puntillo e Mimmo Grasso) si misureranno sul testo di Raymond Queneau “Esercizi di stile” e su testi di Raffaele Rizzo. Queneau nel suo libro ri-scrive la stessa storia per ben 99 volte, ma sempre in maniera nuova e facendo ricorso a diverse figure retoriche.
Le cuciture sonore e le stravaganze musicali saranno opera del trio Potlach, con Clemente Amoroso al contrabbasso, Franco Basile al sax e flauto e Marco Mattiello alla chitarra elettrica.
Infine, durante la performance si alterneranno undici slides che giocano sul simbolo dell’Istituto Patafisico Partenopeo raffigurante un tre di bastone che è considerata «figura ubuica, con quei baffoni e bocca digrignante». Autore dei giochi visivi è Giacomo Faiella.
A seguire, la performance “Esercizi di stile e ‘patafisici frammenti”, diretta da Raffaele Rizzo.
«Non si può parlare di un vero e proprio spettacolo – spiega Rizzo – sono piuttosto contributi individuali da parte degli attori che daranno vita a qualcosa che non si può ancora descrivere». D’altra parte nelle note di regia si legge: «Lo spettacolo dipende principalmente dal pubblico. E allora, prendiamo posto, e vediamo il pubblico di questa sera che cosa fa nascere sulla scena e, finalmente, che cos’è ’sta ’patafisica!».
In scena gli attori (Monica Palomby, Arturo Muselli, Rosanna Borgo, Antonio Iorio, Gerardo Del Prete, Nora Puntillo e Mimmo Grasso) si misureranno sul testo di Raymond Queneau “Esercizi di stile” e su testi di Raffaele Rizzo. Queneau nel suo libro ri-scrive la stessa storia per ben 99 volte, ma sempre in maniera nuova e facendo ricorso a diverse figure retoriche.
Le cuciture sonore e le stravaganze musicali saranno opera del trio Potlach, con Clemente Amoroso al contrabbasso, Franco Basile al sax e flauto e Marco Mattiello alla chitarra elettrica.
Infine, durante la performance si alterneranno undici slides che giocano sul simbolo dell’Istituto Patafisico Partenopeo raffigurante un tre di bastone che è considerata «figura ubuica, con quei baffoni e bocca digrignante». Autore dei giochi visivi è Giacomo Faiella.
L’ingresso è gratuito
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