venerdì, gennaio 23, 2009



Due opere in prima mondiale a febbraio, Faust-bal e Picknick im Felde. Scritte da due compositori - il catalano Leonardo Balada e il greco-cipriota Constantinos Stylianou - appartenenti a generazioni diverse (il primo è nato nel 1933, il secondo nel 1972) ma accumunati da ideali pacifisti e di libertà. Entrambe basate su testi di Fernando Arrabal, scrittore dissacratorio, prolifico autore di romanzi, poesie, pièces teatrali, regista di cinema, insignito del titolo di "Trascendente Satrapo" del Collegio di Patafisica.


La Patafisica, si sa, è la scienza delle soluzioni immaginarie, che si prefigge di studiare le leggi che reggono le eccezioni e di spiegare l'universo supplementare al nostro. Il suo fondatore è il Dottor Faustroll, protagonista del celebre romanzo "neoscientifico" di Alfred Jarry (del 1911), moderno negromante, ibrido tra il Faust goethiano e un Troll, capostipite di tutti gli scienziati pazzi del Novecento. Nell'opera di Balada e Arrabal la protagonista è invece Faust-bal, che è una reincarnazione femminile di Faustroll, donna avvenente, con qualità intellettuali superiori, simbolo della bontà in un mondo dominato dalla violenza, legata ad un'amazzone, devastata da un'insaziabile curiosità scientifica che la porta a viaggiare tra le galassie e ad affrontare, in un'epica sfida tra il bene e il male, il capo supremo delle forze armate spaziali, il feroce Margarito (alter ego della Margherita goethiana), che però si innamora di lei e tenta di possederla.


L'opera di Stylianou si basa sull'omonima pièce teatrale di Arrabal Picnic in campagna, esempio di teatro dell'assurdo e di impegno pacifista: il protagonista è il soldato Zapo, che si trova da solo in un avamposto al fronte, quando improvvisamente spuntano i suoi genitori che, ignorando completamente i sibili delle pallottole intorno a loro, organizzano un allegro picnic. E quando appare Zépo, un soldato nemico, invece di essere aggredito e catturato, viene invitato al picnic dove nasce un'animata discussione su come si possano evitare le guerre in futuro.


La concezione musicale delle due opere si presenta piuttosto diversa. Leonardo Balada, che vive a New York (dove si ha studiato alla Julliard School ed è stato allievo di Vincent Persichetti e Aaron Copland), ha sviluppato negli ultimi tempi un linguaggio musicale eclettico e postmoderno, che ama mescolare elementi tonali e atonali, sempre incline ai processi musicali ritmicamente incalzanti e a una brillante scrittura orchestrale (come testimoniano i suoi molti lavori incisi dalla Naxos, ad esempio Guernica, le Sinfonie nn. 4 e 5, i concerti per violino, per violoncello, per pianoforte, per chitarra). La partitura di Faust-bal gioca sul contrasto di stili, con una chiaro gusto per la dimensione grottesca, una scrittura vocale apertamente lirica, un'orchestrazione espressionistica, spigolosa, con alcune pennellate elettroacustiche, ma priva degli elementi folkloristici che caratterizzavano le sue opere precedenti (come Hangman, Hangman!, Zapata, Cristoforo Colombo, María Sabina). Constantinos Stylianou, che vive a Londra (ha compiuto i suoi studi al Royal College e alla Royal Holloway University), nel comporre Picknick im Felde ha invece incentrato la sua attenzione sulla voce umana, esplorandone tutte le possibilità, dal parlato alle ampie arcate liriche, condensando l'azione musicale e i dialoghi, usando l'orchestra da camera per sottolineare il contenuto espressivo del testo.


Faust-bal debutterà il 13 febbraio al Teatro Real di Madrid (nel quadro della stagione sul tema delle "Tentazioni"): sarà diretta da Jesús López Cobos, con la regia di Joan Font, le scene di Joan Guillén, le coreografie di Xevi Dorca, un cast formato da Ana Ibarra (Faust-bal), Cecilia Díaz (Amazon), Gerhard Siegel (Margarito), Tomas Tomasson (Mefistofele), Stefano Palatchi (Dio).


Picknick im Felde andrà invece in scena al Landestheater di Linz il 20 febbraio, in un allestimento firmato da Tobias Ribitzki, con le scene di Florian Angerer. Sul podio ci sarà Ingo Ingensand, sul palcoscenico Christian Zenker (Zapo), Iurie Ciobanu (Zépo), Cheryl Lichter (la madre di Zapo), Franz Binder (suo padre). Gianluigi Mattietti

giovedì, gennaio 22, 2009




Gianna Carrano Sunè. Siamo tutti appesi a un filo19/02/09 > 06/03/09 - Milano




“Siamo tutti appesi a un filo” sviluppa il tema dell’equilibrio e il concetto del bilico visualizzando soggetti acrobaticamente in sospeso, alla ricerca di una possibile stabilità sull’orlo di una dimensione sconosciuta. Le fotografie, in bianco e nero, hanno l’unica nota di colore nel filo rosso (che rappresenta il “focus” nello sguardo dello spettatore) inserito direttamente nel quadro con un tubo luminoso di wirelux. Il progetto-luce, evidenzia con forza luminosità e ombre dello spazio espositivo per dividerne i volumi e sottolineare, rafforzandole, nuove emozioni. Il progetto musicale, in collaborazione con SkyRec sound-design, utilizza l’alta tecnologia a ultrasuoni per rievocare attraverso voci, parole, vibrazioni e rumori gli elementi di uno spazio sonoro. I soggetti delle fotografie, sono persone che hanno accettato di partecipare al progetto rappresentando il loro atteggiamento nelle situazioni di instabilità verso l’ignoto dando, così, un significato più profondo al lavoro dell’artista.
La mostra ha il patrocinio del Comune di Milano e di Kilometrorosso, il parco scientifico e tecnologico progettato da Jean Nouvel.


Gianna Carrano Sunè vive e lavora a Milano.


(1994 - partecipa con il racconto ‘La scatola alla ricerca del suo contenuto’, alla manifestazione “Chandelle verte “ sulle arti patafisiche organizzata da 8 gallerie d’arte di via Maroncelli, a Milano. Nell’occasione, realizza una scultura nello spirito della Patafisica per rappresentare visivamente il racconto, avvalendosi del commento orale di Alessandro Bergonzoni.)




Gianna Carrano Sunè. Siamo tutti appesi a un filo


Inaugurazione: giovedì 19 Febbraio, dalle ore 18.00


Periodo: 19 Febbraio - 6 Marzo 2009


Casa dell’energiaVia Verga 22/3 angolo Piazza Po, Milano


Orari: da lunedì al venerdì 9.00-17.00


Ingresso libero


tel. 0277203442
UFFICIO STAMPA Eleonora Tarantino Press & Media (tel. 335/6926106)


'La biblioteca di Babele', personale pittorica di Carlo Battisti
24/01/2009
La Spezia. Sabato 24 gennaio 2009 alle 18.00 inaugura presso la galleria d'arte contemporanea Il Gabbiano La biblioteca di Babele, personale pittorica di Carlo Battisti.L'esposizione consiste in venticinque lavori di cm 34 x 34 tratti dall'omonimo racconto di Jorge Luis Borges.La mostra avrà luogo fino al 26 febbraio 2009.Note sull'autoreNato a Viareggio nel 1945, Carlo Battisti consegue il diploma di scultura presso l'Istituto d'Arte di Pietrasanta e di scenografia all'Accademia di Firenze. Vanta un nutrito curriculum con esposizioni in Italia, Germania e Francia:tra le altre, la Biennale di Parigi presso il Centre National d'Art Contemporain nel 1973, la personale di installazioni sonore alla Sala Brunelleschi di Firenze nel 1987, la Rassegna dell'Arte Patafisica Europea a Brescia nel 2005 e le mostre, gli eventi e le pubblicazioni dell associazione culturale BAU di Viareggio.

Orari di aperturaDa martedì a sabato ore 17.00 - 20.00Chiuso domenica, lunedì e festivi.Ingresso libero.Per informazioniGalleria IL GABBIANO arte contemporaneavia don Minzoni 53 Tel. 0187 733000 / 333 8299027