LE ECCEZIONI
André Breton, 1934
Il marchese de Sade ha riguadagnato le interiora del vulcano in eruzione
da dove era venuto
con le sue belle mani ancora a frange
i suoi occhi da donzella
e questa ragione a fior di si salvi chi può che non fu
altro che sua
Ma dal salone fluorescente a lampade di viscere
non ha smesso di lanciare gli ordini misteriosi
che aprono una breccia nella notte morale
è attraverso questa breccia che vedo
le grandi ombre scricchiolanti la vecchia corteccia minata
dissolversi
nel permettermi di amarti
come il primo uomo ha amato la prima donna
in tutta libertà
quella libertà
per la quale lo stesso fuoco si è fatto uomo
per la quale il Marchese de Sade sfidò i secoli
con i suoi grandi alberi astratti
di acrobati tragici
aggrappati ai fili di ragnatela del desiderio.
da dove era venuto
con le sue belle mani ancora a frange
i suoi occhi da donzella
e questa ragione a fior di si salvi chi può che non fu
altro che sua
Ma dal salone fluorescente a lampade di viscere
non ha smesso di lanciare gli ordini misteriosi
che aprono una breccia nella notte morale
è attraverso questa breccia che vedo
le grandi ombre scricchiolanti la vecchia corteccia minata
dissolversi
nel permettermi di amarti
come il primo uomo ha amato la prima donna
in tutta libertà
quella libertà
per la quale lo stesso fuoco si è fatto uomo
per la quale il Marchese de Sade sfidò i secoli
con i suoi grandi alberi astratti
di acrobati tragici
aggrappati ai fili di ragnatela del desiderio.
WANTED numero 15 gennaio 1999, Illustrazione all'articolo di Victor Joseph
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