di Victorina
dio come la mente si sfilaccia
a passeggio tra me
nelle vie di un labirinto
otto carciofi due carabinieri
un ciondolo un incontro
porte nel viso tutto è uguale
desiderio di morte o di una gonna (blu)
dio come mi dissolvo
in cento pezzi
di dura inconsistenza
e che peccato
che abbian chiuso i manicomi
almeno avrei dove sentirmi a casa
dio chi cazzo sei
e dove ci porti
ma come ti permetti
di atterrirmi
coi tuoi giochetti sadici di specchi
dio mio mio dio che non sei mio
rendimi la realtà
che non si cambia
rendimi la mia morte
sempre eterna
rendimi i miei bei sogni di corallo
( è una bella seccatura ai tempi di oggi
nutrire passioni
meglio lasciarle morire di fame
abbandonate come fantocci antichi
di madreperla e stracci )