sabato, aprile 28, 2007


LETTERA ALL' ADE


MORTE E DENARO
di victoria joseph ( figlia di victor )


06.05.06

Ciao mamma come stai
questa mattina è arrivata la fattura delle esequie
con il timbro “PAGATO”
sono certa che ti farà piacere saperlo
come peraltro hai sempre saputo
sarai lieta che siamo riuscite a non dare una lira
alla misericordia di subbiano
con le sue cattiverie laide e cannibali
che non hanno colpa se non dell’ ignoranza
Il becchino che si precipitò
mi faceva vedere il catalogo delle bare
mentre ancora avevo indosso la giacchetta
sulla quale mi vomitasti l’anima
ha avuto due milioni e novecentomila contanti
che non erano di nessuno
perché l’inps li aveva liquidati ad una morta
che eri tu con la rosa nel pugno
per una bara la più economica che è bruciata
due giorni prima di essere pagata
nel forno delle porte sante
dove pagai altri un milione e venti lire
e vollero anche le venti lire
per una urna la più economica
che finì in un buco di cemento
il giorno stesso nel quale si pagò anche
lire ottocentocinquantamila per la lapide
come tu volevi tutto come tu hai voluto
e permetti che non è poco
Ma la misericordia no lo so che non avresti voluto
ti era dovuto il trasporto di ritorno a fiesole
e ai suoi cipressi il viaggio era pagato
anche gli etruschi ne erano al corrente
il viaggio era stato pagato in sangue vivo e fiori
Così dopo quasi cinque anni è arrivata una lettera
con il timbro “PAGATO”
Ora sì che siamo a posto tu ed io
con le nostre povere coscienze di donne
dove non poterono le piaghe le convulsioni la barbarie
solo il tempo e la rosa nel pugno che ti ho messo
levando l’orrendo rosario di plastica nera
che se lo caccino il becchino e il prete
che per benedirti da morta voleva
un milione e mezzo di vecchie lire
ti ho benedetta io e tanto ci è bastato
e ti ringrazio e a te e a mio padre va
in questo momento dentro di me
il mio affettuoso pensiero e le mie inutili lacrime.

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